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Essere Charlie Hides: intervista al performer più pop-licious di YouTube

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Charlie Hides è un brillante artista, fenomenale nel calarsi nei panni altrui, sempre che siano iconici e sopra le righe. Da dive come Cher, Madonna e Lady Gaga a personaggi creati da lui stesso, come Laquisa Jonz (una parrucchiera con tanto di cadenze ghetto fabulous), niente sembra eccessivo per questo performer camaleontico.
Circa sei anni fa, Charlie ha cominciato a postare dei video su YouTube, e l’anno scorso, con un pezzo ironico sui litigi (immaginari) tra Gaga e Madonna le visualizzazioni si sono impennate e lui è diventato un fenomeno viral. Il suo canale è oramai un appuntamento fisso settimanale per chiunque sappia apprezzare del buon umorismo, farcito con abbondanti dosi di cultura pop.

Charlie, sei nato negli Stati Uniti ma adesso vivi in Inghilterra. Perché hai scelto di abitare in Europa? Cosa ne pensi delle differenze tra USA e Regno Unito?

Come tanti altri, sono stato spinto dall’amore. Ho conosciuto un “principe inglese” di passaggio nella mia città natale (Boston, Massachusetts) e ci siamo innamorati, quindi l’ho seguito fino in Inghilterra. Siamo insieme da quasi sedici anni, quindi si può dire che sia stata una buona decisione.
Tra questi due paesi ci sono molte differenze, ma quella che trovo più significante è che i britannici fanno un largo uso di humour nelle loro conversazioni e spesso fanno battute nel loro quotidiano. Riescono ad apprezzare il mio lato più oscuro, mentre a volte gli americani sono un po’ sconcertati dalle mie battute più satiriche.

Ti sei sentito disorientato all’inizio? Voglio dire, è stato difficile rapportarsi sul palco con il pubblico inglese? Il tuo umorismo ha subito qualche variazione nel processo?

Per fortuna non ho dovuto imparare una lingua nuova, quindi questa parte è stata facile. C’è voluto un po’ per riuscire ad abituarmi alla mentalità inglese, ma la sfida mi è piaciuta molto. Sono sempre stato un appassionato di giochi di parole come Scarabeo, Paroliere, cruciverba, puzzles, eccetera, quindi “aggiustarmi” al mondo inglese è stato come partecipare a una sfida di questo tipo. Inoltre, potevo sfruttare questa situazione nei miei pezzi, cercando di fare ironia sulle differenze tra questi due paesi, a patto di non sembrare troppo critico nei confronti del pubblico di casa! Se mi mostravo disorientato e confuso, il pubblico poteva sentirsi… superiore, in un certo senso. E così mi divertivo a fare la parte dell’americano sciocco.

Sei stato recentemente a Roma per una performance. Cosa ti è piaciuto di più nelle tue “Vacanze Romane”?

Il Gelato!!!

Cosa ti soddisfa di più: le performances live oppure i video?

Oh, è come chiedere a una mamma qual è il suo figlio preferito! Mi piacciono entrambi e spero di essere in grado di continuare ad avere una carriera che includa sia le une che gli altri. In un video, puoi fare certe cose che non sono possibili live (come rappresentare diversi personaggi che interagiscono tra di loro) ma l’energia che ricevo da una performance è qualcosa di intenso e vitale e… crea un’elevata dipendenza!

Il film Essere John Malkovich parla di un portale tramite il quale le persone possono essere John Malkovich per un quarto d’ora. Tra i personaggi che hai interpretato, chi vorresti essere davvero, per quindici minuti?

LOL, ottima domanda. Penso che se fossi Madonna potrei fermare il concerto e dire a tutti di guardare i video di Charlie Hides!

Oltre alle vicende che accadono alle celebrità, come trovi l’ispirazione e le idee per le tue nuove scene? Segui anche i suggerimenti dei fan?

I fan mi mandano ottime idee, ma me ne vengono anche molte in autonomia, peccato che non abbia il tempo di realizzarle. Davvero, mi servirebbe ventiquattro ore in più al giorno.
La maggior parte degli spunti mi saltano in mente dalle notizie più disparate. Il trucco è chiedersi: “Questo è davvero ciò che è accaduto oppure c’è dell’altro in questa storia?” oppure: “Invece, cosa succederebbe se…”. Penso che quest’ultima domanda in particolare sia tra gli strumenti più importanti per i comici e gli attori. Un punto di partenza privilegiato per far partire il processo creativo.

Un’ultima domanda: Visto che siamo in un periodo di viaggi e vacanze, vorresti condividere qualche storia o meglio ancora, un suggerimento di viaggio?

Ecco il mio consiglio: portate sempre con voi diversi adattatori per le prese di corrente, perché oggigiorno viaggiamo con tantissimi oggetti elettronici, come iPad, Laptop, Kindle, machine fotografiche, eccetera. E tutti hanno bisogno di essere ricaricati ogni sera!
Ah, ovviamente non dimenticate la crema solare!

Italian version

Being Charlie Hides: an interview to the most pop-licious performer on YouTube

Charlie is brilliant artist that impersonates different characters. From divas like Cher, Madonna and Gaga to homemade alter egos, such as Laquisha Jonz (a ghetto fabulous weave expert), nothing escapes this chameleonic performer. Around six years ago Charlie started posting videos on YouTube, but it was only last year with an ironic piece on the (imagined) relationship between of Madonna and Gaga that he went viral. Since then his channel has become a must for everyone that is a fan of fine humour mixed with a healthy dose of pop culture.

You were born in American and currently live in the UK, right? Why did you decide to move to Europe? What do you think about the differences between the UK and the US?

Like many people, I moved for love. I met an English prince who was visiting my hometown (Boston, Massachusetts) and we fell in love, so I chased him back to England. We have been together for almost 16 years, so it was a good move. There are so many differences but the one that is most significant to me is that the Brits use comedy in their every day conversations and are always joking… They appreciate my darker side – sometimes Americans are baffled by my more satirical jokes.

Did you feel disoriented at first? I mean, was it hard to perform to a British audience? Did you humour suffer any changes?

Fortunately I speak the language pretty well so that part was easy. It did take a while to adjust to the English mind set but I enjoyed the challenge, I’ve always enjoyed word games like Scrabble, Boggle, crossword puzzles etc and making the adjustment was a bit like playing a word game. I could point out the differences between the two countries in my comedy as long as I didn’t sound like I was criticising them. If I pretended things confused me the audiences could feel superior but I was still able to make points by playing the dumb American.

Recently you did a performance in Rome. What did you like the most about your ‘Roman Holidays’?

Gelato!

What satisfies you more: live shows or the videos?

Oh, that’s like asking a mother to choose between her two children. I enjoy both and hope to be able to continue to have a career that includes live shows as well as making videos. I am able to do things in a video that I cant do live, like play multiple characters that interact with each other, but the energy I get from a live show is energizing and uplifting and highly addictive.

The movie ‘Being John Malkovich’ talks about a portal that allows anyone to be John Malkovich for a quarter of an hour. Who among your characters would you like to be for fifteen minutes?

LOL, very good question. I suppose if I was Madonna I could stop the concert and tell everyone to “Watch Charlie Hides TV videos”!

Besides the ups and downs of celebrities, how ideas for new scenes come to you? Do you follow suggestions of fans as well?

Fans send me great ideas but I also have so many of my own that I don’t have enough time to make. I really need an extra 24 hours in my days. Most of my ideas just come from watching the news then asking myself, “is that really what happened or is there more to the story?” or “what if?” – what if is a very useful for comedians to use as a starting point.

One last question: since we are discussing travels in the current issue, would you like to share any particular travelling story or even better a travel tip?

Bring plenty of plug adapters with you as we now travel with so many different bits of electronics, iPads, Laptops, Kindles, Cameras etc. They all need to be charged over night. And don’t forget the sunscreen.

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